Cos’è la Vita? Cos’è l’Amore? Esiste Dio? Cos’è la Fede? Cosa regola il mondo di oggi? A queste domande l’autrice del romanzo ha cercato di dare risposte partendo dall’analisi di esperienze personali che coinvolgono il lettore in un’analisi di ricerca introspettiva. Domande profonde che interrogano l’Anima rinforzando lo Spirito, domande su leggi universali che si rispecchiano nella vita reale. “L’Albero della Vita” era un albero che secondo alcune tradizioni religiose, Dio pose nel Giardino dell’Eden, assieme all’albero della conoscenza del bene e del male. Questo romanzo vuole essere una sorta di promemoria senza pretesa alcuna, l’Albero stesso rappresenta il mondo e l’Universo. Le radici sono profonde e rendono stabile l’albero verso la terra, mentre i rami si protendono verso il cielo… Cielo e Terra uniti in un tenero abbraccio attraverso parole toccanti e racconti commoventi ispirati da una storia d’amore, filo conduttore del romanzo. Il romanzo diventa un augurio per una vita costruita su solide radici, che rappresentano la famiglia e le relazioni, una vita ricca come le foglie, ed intensa con il suo carpe diem. È simbolo di nascita e di rinascita, ricominciare a vivere ma senza dimenticare le proprie radici e “Il profumo della propria terra” scrive l’autrice ispirandosi ad un passo dell’Apocalisse 2,7; 22,19:
“Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. A chi vince io darò da mangiare dell’Albero della Vita, che sta nel Paradiso di Dio… e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’Albero della Vita e della città Santa, descritti in questo libro.”